domenica 29 giugno 2014

Sine Requie - breve avventura per iniziare

Spesso è difficile per un master iniziare a giocare un nuovo gioco di ruolo.
Ci leggiamo il manuale e mille idee frullano per la testa. Così tante idee che poi non si riescono a far uscire con un filo logico.
Ma è qui che vi vengo in aiuto io.
Volete iniziare a giocare a Sine Requie? Volete partire con una storia breve, ma che faccia calare i vostri amici nella giusta atmosfera di terrore?
Siete nel posto giusto.

Per prima cosa scaricate questa breve storia già pronta:

sinerequie.roseandpoison.com/download/La%20Villa.pdf

è una breve storiella che venne utilizzata a Lucca 2003 come dimostrazione per Sine Requie. Anch'io l'ho utilizzata con i miei amici come prima avventura. Però ho voluto aggiungerci qualche elemento per insaporire il tutto.

Uno dei miei amici (che chiameremo P) voleva ad ogni costo interpretare un licantropo. Solitamente è sbagliato dare a uno dei giocatori dei poteri esagerati. Rischi di rendere il gioco troppo facile, ma soprattutto gli altri giocatori si incazzano perché hai fatto dei favoritismi.

Così feci iniziare l'avventura in questo modo.
E' notte e ci troviamo in un piccolo paesino (italiano, tedesco, spagnolo, decidete voi).
M e F (i nomi degli altri due giocatori) stanno facendo il turno di guardia. Ad un certo punto sentono delle grida provenire dalla casa di P.
Corrono verso le urla e, una volta arrivati davanti alla casa, trovano P inginocchiato e completamente ricoperto di sangue. Intorno a lui tutta la famiglia di P morta trucidata, come se una belva disumana fosse entrata in quella stanza nel cuore della notte.
P sostiene di non ricordare niente (e infatti P non ricorda niente), ma ovviamente tutto il villaggio lo accusa del massacro.
M e F sono così incaricati di portare P poco fuori al villaggio per giustiziarlo. Se il vaticano o il Reicht venissero a sapere di questo strano evento di sicuro manderebbero qualcuno ad indagare. Tutto il villaggio è d'accordo sul far sparire le tracce al più presto.

La prima scena si apre così: dentro il furgone che sta trasportando il condannato a morte si trovano P ammanettato e davanti a lui ci sono M e F che gli puntano rispettivamente una pistola e un fucile in facciaFuori una pioggia fortissima.

Senza farmi vedere a questo punto ho dato un bigliettino a M, dicendogli che la sua pistola aveva un solo proiettile. Contemporaneamente ho dato un altro bigliettino a F con scritto che il suo fucile era completamente scarico.
Il bello di Sine Requie è che anche un solo proiettile se usato bene ti può salvare la vita da uno zombi. Ma anche un fucile scarico può intimidire un altro essere umano, l'importante è non farlo sapere al nemico che hai di fronte.

Ad un certo punto del breve viaggio, a causa della forte pioggia, il furgone esce di strada e si ribalta andandosi a schiantare contro il muro esterno di una vecchia casa (che sembra disabitata).
I tre protagonisti sono costretti e proseguire a piedi. Ma tre zombi, attirati dalla confusione, sono spuntati dalla strada e si stanno avvicinando verso i miei amici (vi ricordo che in Sine Requie anche un solo zombi può essere una bella minaccia se sei disarmato).
Davanti a loro una casa dove forse possono trovare rifugio.
divertimento per tutta la famiglia

La cosa più divertente a questo punto dell'avventura è vedere come M e F non vogliano far capire che le loro armi sono scariche o quasi. Ma la cosa in assoluto ancora più divertente è vederli indecisi se liberare P oppure no (i miei amici hanno lasciato il condannato a morte ammanettato per quasi tutta l'avventura. Costringendo P a fare numeri da acrobata per riuscire a salvarsi dagli zombi).

I tre protagonisti entreranno dentro la villa e qui inizia l'avventura che vi ho fatto scaricare. Dove, da un lato abbiamo gli zombi, dall'altro lato abbiamo un licantropo ammanettato che potrebbe incazzarsi in qualsiasi momento.

Se siete uno di quei master che ama interpretare anche un personaggio giocante (io spesso lo faccio) potete decidere di salvare l'autista del furgone nell'incidente.

Buon divertimento :)

giovedì 26 giugno 2014

Amici Podcast

Quasi nessuno li conosce o sa cosa sono, eppure i podcast sono una delle cose più belle che ci ha portato l’internet. Una via di mezzo tra la radio del futuro e le mitiche radio libere degli anni ’70.

  Nel mio vecchio lavoro era vietato ascoltare la radio. Otto ore al giorno davanti a un computer in silenzio, senza nemmeno l’accesso ad internet. L’unica fonte musicale era la mia collega che ogni tanto fischiettava una canzone.
Mi licenzio, trovo un nuovo lavoro, ricevo un ufficio tutto per me e UNA RADIO. Nel 2009 potevo finalmente ascoltare la radio al lavoro. Era un sogno. 
Passo un paio di mesi felici, ascolto di tutto. Alla mattina mi affeziono a qualche programma, ma al pomeriggio il nulla. Nessuna trasmissione interessante.


Poi, una sera un mio amico mi dice che ci sono dei ragazzi che vogliono fare una rivista di videogiochi per il web, che sono in gamba e che stanno cercando dei grafici che li possano aiutare. Che uno di questi ragazzi conduce anche un podcast di videogiochi.
La rivista chiamava Player Magazine e il podcast era RingCast.
Dal primo ascolto di RingCast è stato subito colpo di fulmine, un amore così grande che per più di un anno ho ascoltato a rotazione (ogni giorno, per otto ore al giorno) gli stessi 40 episodi. Ero arrivato al punto di conoscere ogni frase e battuta a memoria. Ovviamente, dopo un anno con un solo podcast, mi sono fatto coraggio e come un piccolo pulcino spaventato mi sono tuffato nel piccolo mare dei podcast...e ho iniziato a nuotare. 

Vi sviolino ora una lista dei miei podcast preferiti (con tutti i link per ascoltarli):

-RingCast (penso sia stato il primo podcast di videogiochi a nascere in Italia. Sicuramente è quello che ha tracciato la strada a tutti gli altri podcast del genere)





-Free Playing (podcast di videogiochi e chiacchere in libertà. Ogni martedì un nuovo episodio)

-The Gamefathers (il podcast dell’angolo di Farenz)

-Wiskast (analisi e sciorinate simpatiche sui videogiochi)

-RetroCast
-Outcast
-Gaming Effect
-Arsludicast

-Fumble (podcast non di videogiochi, ma di Dungeons & Dragons carta e matita)

Ciliegina sulla torta potete trovare gran parte di questi podcast tutti belli riuniti su PodRadio. Una specie di radio che a rotazione continuata trasmette podcast per la maggior parte a teme videoludico.
  Buon ascolto.

ilCodolo

lunedì 23 giugno 2014

Bambini e Videogiochi

Qualche giorno fa una mia amica (classe 1982) ha scritto su Facebook che ai suoi figli non comprerà nessuna Wii e nessuna Playstation. Che certi giochi uccidono la fantasia dei bambini.
Premesso che con mi sono di certo messo a dire alla mia amica come deve crescere i suoi figli, anche perché credo ne sappia molto più di me. Credo anche che un bambino non muoia se non può giocare con Super Mario e company.
Pur avendo io una grande passione per i videogame, posso capire benissimo i dubbi di un genitore che, probabilmente, ha sempre visto da lontano un pad.
Anzi, un genitore che non conosce bene i videogames spesso fa solo danni, perché vede i videogiochi come un ammasso uniforme. Ci sono videogiochi per adulti e videogiochi per bambini.

Però quando ripenso a me bambino questo è uno dei ricordi:
  Sole, io sulla bicicletta che pedalo su una strada asfaltata immersa nei campi. Sulle spalle lo zainetto con dentro il Master System 2. Non ho ancora undici anni. A guardarmi non ho un solo muscolo, eppure pedalo così forte che mi sembra di guidare su una moto. Mi inclino sulle curve, le pennello. Non mi fanno male solo le gambe, ma anche le braccia da tanto stringo il manubrio. Ancora un chilometro, sto per battere il mio record. Penso che nessun bambino di dieci anni sia mai riuscito a percorrere quella strada di sei chilometri così velocemente, solo io la conosco così bene.

Sto correndo a casa del mio amico, ci facciamo un pomeriggio solo di videogiochi. Io porto il mio caro Master System 2, ma a lui hanno appena prestato un Super Nintendo con la cartuccia di Street Fighter 2. Ancora non mi sembra vero, posso giocare a SF2 senza spendere neanche una moneta.

Pedalare fino a farmi esplodere i muscoli faceva già parte della passione dei videogiochi.
L’esperienza videoludica non era relegata al momento in cui premevo il tasto START, ma iniziava molto prima, dal momento in cui salivo in sella alla mia bici.
Battere il record di velocità, scappare dai miei inseguitori immaginari. Era un po’ come lo sbloccare degli achievement oggi.


Ogni estate la stessa scena si ripeteva, fino quasi ai vent’anni, quando la bicicletta era praticamente il mio unico mezzo di locomozione. Prima con un Master System 2 in spalla, poi con una Playstation e infine con un Gamecube. La storia era la stessa, pedalavo a casa dell’amico.


ilCodolo

sabato 21 giugno 2014

I 5 giochi che consiglieresti a te stesso bambino


Facciamo finta di riuscire a tornare indietro nel tempo e di avere la possibilità di passare un giorno in compagnia di noi stessi all'età di dieci anni. Dopo avergli detto quali errori non fare, quali scelte compiere, con quale ragazza provarci. Dopo aver fatto tutte queste cose quali sarebbero i cinque videogiochi che faremmo vedere a noi bambini per stupirci.

Io ho stillato la mia lista. Non sono i miei cinque giochi preferiti, ma sono quelli che se avessi visto a dieci anni avrei sognato per giorni e giorni.



TEKKEN 3

A 10 anni ho visto per la prima volta Street Fighter 2 e fu amore a prima vista, tanto che ancora mi ricordo quella prima partita. Ma se avessi visto Tekken 3 probabilmente avrei avuto il mio primo orgasmo



METAL GEAR SOLID
la saga

Metal Gear mi sarebbe piaciuto anche a dieci anni, poche storie. Magari non avrei capito bene la trama, ma vuoi per le cut scene, vuoi per i personaggi così carismatici, avrei giocato e rigiocato ogni capitolo tre volte.


FINAL FANTASY 8

A giocarlo oggi mi farebbe sicuramente cagare, ma quando è uscito avevo 16 anni e lo amato (almeno il primo cd, poi la storia a iniziato a incartarsi su se stessa). A 10 anni probabilmente mi sarei procurato un cicatrice in faccia per essere più figo.

FALL OUT 3


Lunghe passeggiate solo col mio cane, in un mondo desolato post atomico...era come speravo fosse il paradiso a 10 anni.


GEARS OF WAR 1


"Tu e un amico potete insieme BOOOOOM e poi fate anche TATATATATATATA e KAAAAABOOOOOOOOM fighissimo!!!"
Questa sarabbe stata la mia recensione a 10 anni del primo Gears of War.


Questi i miei primi cinque giochi. Poi ce ne sarebbero molti altri, ma moooolti altri.
Ma senza dubbio questi cinque sarebbero quelli che gli/mi regalerei per primi.

I vostri quali sono? Scriveteli qui nei commenti :)


ilCodolo








giovedì 19 giugno 2014

Nostalgia Canaglia


Praticamente chiunque a questo mondo in un modo o nell'altro ha dovuto subire l'influenza che la Nostalgia ci fa subire, quella specie di magia che rende le cose del passato piene di lucine colorate e che sembrano tipo la cosa più bella del mondo, un esempio perfetto è la Scuola.


Il luogo dove ogni ragazzo "normale" si rifiutava di passare il tempo in maniera categorica, una volta finita diventa il paradiso in terra, il luogo dove ti divertivi con gli amici e in cui ogni giorno era una "festa".... quando invece era tutt'altro!







Per i Gamer è lo stesso, quelli che ormai hanno una certa età si mettono in un angolo (altri invece devono gridarlo al mondo facendoci dei video) e spalano quintali di letame sui videogiochi di nuova generazione come se non ci fosse un domani, al grido "Ehh una volta si che i giochi erano belli, erano difficili, sapevano Emozionare!".




Adesso, io non voglio insinuare che i giochi moderni siano Tutti dei Capolavori o che lo fossero quelli vecchi, dico semplicemente che una volta c'erano giochi belli e fatti bene (senza bug e altri problemi) ma c'erano anche Tonnellate e Tonnellate di giochi Orribili e fatti da schifo.

C'è gente come questo qui sotto che è diventato popolare in internet, per aver mostrato come facessero schifo molti giochi dai 6bit in su e che non è una tendenza degli ultimi anni.


I videogiochi non sono mai cambiati, come una volta c'erano quelli Belli e quelli da Evitare, così è ancora oggi, gli unici a essere cambiati sono proprio quelli (di una certa età) che puntano il dito e che non fanno che ricordarsi solo le cose piacevoli o che gli davano soddisfazioni.
Oggi non siete più dei ragazzini che non sanno nemmeno saltare un tubo con un grasso panzone italiano, siete Gamer che hanno scalato torri, che hanno salvato il mondo non so quante volte, che hanno lottato contro i peggio demoni e bitch, quindi semplicemente avete gli occhi più aperti su cosa vi ritrovate a giocare.




Concludo dicendo, che questo è solo la mia opinione, ci sono giochi moderni che nonostante i difetti riescono a divertire e appassionare, così come facevano quelli di una volta, non fossilizziamoci su falsi ricordi, ma continuiamo a divertirci con la nostra passione per quel fantastico universo che sono i Videogiochi!


Peace! :)

Stan

mercoledì 18 giugno 2014

Mass Effect - Le donne non chiedono




Per la prima volta dopo anni di partite ai giochi di ruolo ho deciso di interpretare un personaggio femminile. Non avevo mai avuto il coraggio. Ma con Mass Effect era giunto il momento. 
 Uno passa l'infanzia a guardare i film di Alien, a leggere i fumetti di Legs Weaver, Ghost in the Shell, Appleseed e molti altri e inizia a pensare che nella fantascienza le donne abbiano una marcia in più. Che siano molto più cazzute degli uomini.
Da questo punto di vista Mass Effect è molto curato. Non mette le donne su un piedistallo e non nasconde il fatto che la società alla fine sia maschilista.

 Ti senti dare della puttana solo perché sei una donna e sei al comando. Molti non credono che tu possa farcela, che forse un uomo al tuo posto potrebbe fare meglio. 
Senti continuamente battutine acide alle tue spalle.
 In Mass Effect essere donna e farsi rispettare non è facile.
Così come non è facile imporre la propria autorità cercando di non perdere la propria femminilità. 


(la mia Shepard, carina anche in armatura)

Ci si rende presto conto che si è costretti a fare una doppia fatica. Riuscire a rendere la mia Shepard credibile e coerente con le sue decisioni non è facilissimo. Gli stessi membri del tuo equipaggio, sia uomini che donne, pur riconoscendo la tua autorità, non sempre accettano così bene che sia proprio una femmina a comandarli. 
 Mi sono ritrovato spesso a dover mettere in riga qualcuno solo perché pensava di potermi dominare essendo lui uomo e io donna.
Ho punito per battute per la quale io stesso giocatore uomo avrei riso, ma che sentirmele dire indossando abiti femminili mi hanno irritato ed, essendo io il capitano, non avrebbero dovuto permettersi di fare (ma che hanno creduto di poter fare proprio perché Shepard è una femmina).

Anche innamorarsi sembra spesso un lusso che non ci si può concedere troppo facilmente. Può una donna al comando avere anche il tempo per un amore frivolo? e se dominerà un istinto materno? non sarà di intralcio nelle sue decisioni?

Sono tutte domande che il gioco ti pone, a volte direttamente e altre volte in modo più velato. Ma te le pone.
Mi viene quasi da dire che il gioco cambia radicalmente se giocato come uomo o come donna.

Mass Effect poi non veste gli uomini con pesanti armature e le donne con striminziti pezzi di metallo che lasciano scoperto l'ombelico e il fondoschiena. Dona invece protezioni funzionali e molto accattivanti ad entrambi i sessi.



Quindi complimenti alla Bioware che è riuscita a farmi calare ne panni di una donna vera, allontanandosi dal classico stereotipato personaggio femminile gnocca bionda, ma senza andare a sbattere nella donna/uomo/soldato. 

Parlando con amiche che si sono giocate tutta la trilogia emerge spesso quanto Shepard, versione maschile, sia uno dei personaggi più sexy di tutti i tempi (nel mondo dei videogiochi ovviamente). Superato, forse, solo da Ezio di Assassin's Creed 2.



ilCodolo

martedì 17 giugno 2014

Dragon's Dogma -La NonRecensione







Quando una ragazza ti spezza il cuore c'è sempre bisogno di un amico sincero, con cui uscire a bere una birra.
In Dragon's Dogma è invece un drago a strapparti il cuore e a mangiarselo, ecco quindi che un amico sincero non basta più. Ce n'è vogliono tre e sarebbe ancora meglio se questi tre amici sinceri siano anche un mago, un arciere e un guerriero.


Dragon's Dogma inizia così, con una storia finita male con un drago che vi ha mangiato il cuore ed è poi volato via. Senza nemmeno lasciarvi un sms per dirvelo. Senza nemmeno darvi il tempo di parlarle.
Ma avendo mangiato letteralmente il vostro cuore, decidete che forse sarebbe alquanto saggio cercare di recuperarlo. Così, proprio come quando il cane inghiotte l'anello della vostra ragazza, dovrete andare a scavare nelle feci del drago per recuperare il vostro prezioso e amato organo cardiaco.

Inizia allora il lungo viaggio alla ricerca della cacca del drago. Una lunga avventura che vi porterà ad esplorare un mondo gigantesco (ma mica tanto) in compagnia di tre compagni.


Incontrerete spesso questo personaggio...e ve ne innamorerete subito
LA STORIA INIZIA 
I giapponesi quando fanno le cose non hanno mezze misure. Se decidono di raccontarti una storia lo fanno per benino e solitamente ci infilano quelle 18 ore di scene filmate super fighe.
Non è il caso di Dragon's Dogman, dove la trama quasi non esiste o comunque è molto diluita.
Ci si sveglia da sfigato nel proprio villaggio sfigato ed è subito chiaro che qualcosa di sfigato sta per accaderci. Ad ognuno di noi capita qualche volta di alzarci al mattino e di avere quella strana sensazione che la giornata non andrà proprio per il verso giusto. Arrivare in ritardo al lavoro, macchiarsi la camicia, la collega nervosa, inciampare, un drago che ti strappa il cuore...insomma quelle piccole sfighe che nella vita possono capitare.

Essendo un open world il gioco non vi dice esplicitamente che dovete uscire dal vostro villaggio sfigato dove siete nato. Ma sarà perché ogni gioco di ruolo giapponese inizia in un villaggio sfigato o sarà perché anche Pokemon giallo iniziava esattamente così...per un motivo o per l'altro vi è subito chiaro che l'avventura è lì fuori che vi attende.


Questa Misty
SE VIENI TU, PORTA ANCHE QUELLA TUA AMICA CARINA
La figata più grande di Dragon's Dogma è senza dubbio la creazione del vostro compagno di viaggio. La famosa Pedina.
Qui ci sono due scuole di pensiero. 
I primi sono quelli che creano una pedina forte e potente studiando bene la gestione di ogni abilità, in modo da creare il guerriero perfetto. Quello da far vedere agli amici per fare a gara di chi ha lo spadone più grosso.
Sono i giocatori che in pokemon rosso sceglievano Charmander.

Poi ci sono quelli tipo me, che se ne sbattono altamente delle abilità e passano un'ora a dotare la pedina di un fondoschiena da Shakira. Sono i giocatori che in Pokemon rosso avrebbero scelto Misty.
Perché avere Conan il barbaro al tuo fianco è utile davanti a un enorme Ciclope. Ma avere vicino Lamù è molto più gratificante nei momenti morti. Senza dimenticare che anche Lamù sapeva difendersi.


COLLEZIONALI TUTTI
Un po' come avviene nel videogioco dei Pokemon rosso anche in Dragon's Dogma ci si trova assaliti dalla mania di collezionare tutte le pedine. Anche qui il costante desiderio di creare il gruppo di eroi perfetto ci porterà a provare innumerevoli pedine.
Provare tante pedine e contemporaneamente bramare perché gli altri giocatori scelgano la nostra. I malvagi omini della Capcom hanno architettato una vera e propria trappola per i videogiocatori nerd che si masturbano quando il loro canale youtube ha più visualizzazioni di un altro.
Non ci si salva. Ogni volta che inizierete una partita vorrete vedere quante persone hanno usato la vostra pedina. Cosa vi hanno regalato, che regali vi hanno fatto, dove l'hanno portata. Un gioco nel gioco.
Molti mostri sono colossali
Sembra quasi che i ragazzi della Capcom abbiano preso Animal Crossing e l'abbiano ficcato dentro Dragon Age (e non vi dico per dove l'hanno fatto entrare).
Poi ci hanno aggiunto un sistema di combattimento esaltante e qualche meccanica alla Shadow of the Colossus, come arrampicarsi su per i mostri particolarmente giganti.


Qualche difetto lo sminchiona dal titolo di capolavoro. Come la telecamera che spesso sembra preferisca inquadrare Cristiano Malgioglio su RaiUno.
Oppure l'ambientazione praticamente uguale in tutta la mappa. Perfino in Pokemon rosso c'erano ambientazioni molto più articolate.
I mostri sono invece ben disegnati. L'intelligenza artificiale è molto curata e le loro tattiche di combattimento varie e efficaci.


Mi sarei aspettato un annuncio da parte di Capcom, all'ultimo E3, del nuovo capitolo di Dragon's Dogma. Purtroppo così non è stato e tutto tace riguardo ad un seguito






VOTO: 25 € (ormai il gioco è vecchiotto e non gode più di una forte comunità on-line)



Più sono grandi e più sono divertenti



ilCodolo

lunedì 16 giugno 2014

Recensione manga: Negima!

http://upload.wikimedia.org/wikipedia/en/0/06/NegimaMagisterNegiMagi_vol1_Cover.jpg  

Eccomi alla mia prima recensione su un manga che ho finito ieri di leggere, il manga in questione è: Negima: Magister Negi Magi
La storia di Negima parla di Negi un ragazzo inglese di 10 anni la cui particolarità è che studia la magia!
Diplomatosi col massimo dei voti a soli 10 anni alla scuola di magia, gli viene affidato l'incarico di diventare l'insegnate di Inglese di una particolare scuola in Giappone, ovviamente il fatto che sia un mago deve rimanere segreto altrimenti verrebbe trasformato come punizione in un ermellino!

http://img232.imageshack.us/img232/3223/motivator1380182pe8.jpg 

Al suo arrivo nelle scuola, Negi scopre che sarà l'insegnante di una classe delle medie costituita da 31 ragazze, la 2A.
Purtroppo per lui già dal primo giorno una delle ragazze scopre il suo segreto, Asuna la ragazza in questione però decide di mantenere il segreto per non avere un ermellino sulla coscienza e addirittura lo ospita nella sua stanza che condivide con la sua amica Konoka.

http://img.kazeo.com/311/3111126/XL/negima-mahou-sensei.jpg

Questo è solo l'inizio di tutta la storia, una storia ricca di azione e combattimenti magici misti con arti marziali, di molto umorismo, molto spesso incentrato su situazioni ecchi (cose sconce per chi non conosce quel termine *-*)  che vedranno il nostro Negi alle prese con le splendide ragazze che formano la sua classe che per una cosa o l'altra finiranno quasi tutte per prendersi una cotta per lui.
Le ragazze sono tantissime e tutte splendide, diciamo che c'è ne sono per qualsiasi gusto e sicuramente troverete quella che per voi risalterà di più in mezzo al gruppo! <3


L'autore di questo manga è Ken Akamatsu, già famoso per Love Hina e infatti Negima ha la stessa carica umoristica di LH ma in più ha dalla sua il fascino della magia, dei combattimenti e di molti misteri, di tantissimi personaggi tutti diversi e ben realizzati, insomma diciamo che è un LH all'ennesima potenza.

Durante il corso dell'opera si è potuto notare anche un'evoluzione grafica di Akamatsu,
  
 personalmente mi piace come è evoluto il suo stile, molto piu stilizzato e meno "rotondo".

La Storia è divisa in vari archi narrativi, alcuni che potevano magari essere accorciati un pochino ma che bene o male sono tutti molto godibili, il problema principale però è il finale.
Il Finale è stato realizzato in maniera frettolosa e quindi lascia tantissime cose nel mistero più totale, molte cose importantissime non vengono nemmeno accennate e nemmeno altre ben più frivole come chi sceglierà Negi tra tutte le ragazze, che dopo 38 numeri uno tende a fare il tifo per la sua preferita, non vengono in qualche modo svelate.

Adesso, prima che qualcuno inizi a dire "eh i soliti giapponesi che non sanno scrivere un finale! Buuuu" c'è da dire che Akamatsu ha "litigato" col suo editore pr questini noiose che non vi sto a spiegare ed è stato costretto a chiudere la storia prima della scadenza del suo contratto con tale editore, alcuni diranno "eh le solite scuse! chi ci crede?" io ci credo, ne sono convinto perchè guardacaso Akamatsu sta disegnanto un sequel di Negima con un nuovo editore.

Chiudendo il discorso, a me personalmente questo manga è piaciuto molto, è leggero e frizzante, ha molta azione e molto romance e molto momenti divertenti che sanno intrattenere bene il lettore, il finale è quel che è ed anche io ne sono deluso, ma questo non pregiudica un manga che in generale ho apprezzato molto.
Ovvio che se volete un manga che parli di filosofia o del concetto della vita, non dovete leggervi Negima. XD

Concludo dicendo che il manga è edito da StarComics ed comprende in tutto 38 numeri in una buona edizione da edicola.

http://img.manga-sanctuary.com/big/negima-manga-volume-37-japonaise-52265.jpg

Vi saluto sperando che anche a voi le avventure di Negi e delle sue ragazze appassionino come hanno fatto con me. :)

Stan

domenica 15 giugno 2014

Ma perché dobbiamo avere due leve?













Ieri abbiamo iniziato, nel canale del Fungo, il gameplay del primo Tenchu.
Era da 14 anni che non vedevo, ne tantomeno toccavo, questo gioco e onestamente pensavo che lo shock più grande me lo avrebbe dato la grafica cubettosa.
 Invece il trauma è arrivato dalla croce direzionale.

Mi ero completamente dimenticato che nel 1998 il DualShock esisteva, ma era ancora una novità. 
I videogiochi venivano ancora concepiti per dover essere usati solo con la croce direzionale. Le due levette dovevano essere solo un opzione, non un obbligo.


Ritrovarsi d'improvviso a dover gestire con una sola leva sia il movimento, sia la visuale del personaggio non è stato facile. Per tutta la partita il pollice destro cercava d'istinto di ritornare sulla levetta per tentare disperatamente di correggere quell'inquadratura indomabile.







Giocando mi è venuto spontaneo chiedermi come la Nintendo abbia potuto far uscire il 3Ds privo della seconda levetta, quando ormai molti generi di giochi non ne possano proprio fare a meno. Proprio la stessa Nintendo che per prima inventò e credette nel potenziale della lavetta.
ilCodolo






sabato 14 giugno 2014

E3 2014 Secondo me.


È finito da poco la fiera del "Giuoco Elettronico Interattivo" più famosa al mondo: l'E3.
Riassumerò brevemente quali sono i giochi che più attendo o che mi hanno più impressionato di questo evento mondiale.

Bloodborne
Come non partire da forse il gioco più atteso dell'intera fiera?
Da From software i creatori della serie Souls (se volete potete seguire i miei gameplay su Dark Souls2 sul nostro canale) ecco il loro nuovo progetto, sempre più oscuro e molto più sanguinolento che mai.
1° gioco che da solo merita l'acquisto di una Ps4 (si, è un'esclusiva).

The Order 1886
Altro titolo molto interessante, con una grafica di alto livello, il gameplay al momento sembra troppo scriptato, ma voglio essere fiducioso e sperare che ne esca un Giocone!

No Man’s Sky
Nuova Ip, questo sembra davvero interessante, grafica dai colori psichedelici e a detta degli sviluppatori un universo infinito da esplorare ( dovrebbe avere un sistema che genera in modo casuale ogni mondo che incontriamo).
Ho un buon Hype per questo gioco.

The Legend of Zelda U
Qua c'è poco da dire, è Zelda.

Xenoblade Chronicles X
Ecco il Giocone che mi farà comprare il WiiU.
Sembra davvero bellissimo da tutti i punti di vista, Hype a mille!

Bayonetta2
Questo anche è un gioco che da valore all'acquisto del WiiU, un action tamarro alla Dmc con protagonista una Bitch davvero niente male.
E per quelli come me che non han giocato il primo, potranno rifarsi visto che nella versione retail di Bayonetta2 ci sarà incluso anche il primo! <3

Per non fare il post troppo lungo aggiungo il resto in breve:

MGS 5 (come potrei non aspettarlo?)
Uncharted 4 
Mortal Kombat X
SuperSmashBros U (è bello, ma Nintendo poteva dedicarci un po meno tempo...)
The Witcher3
The Last of Us per Ps4 (non l'ho ancora giocato... )
Magicka2
Batman Arkham Knight

Diciamo questi sono quelli che attendo principalmente, ma ce ne sono molti altri che sembrano potenzialmente molto divertenti da giocare.

In generale è stato un buon E3, la conferenza Sony e la "non conferenza" Nintendo sono state le migliori, Ea ha presentato sempre le solite cose, Ubisoft niente di nuovo, Microsoft come solito punta su un genere di giochi che non è di mio gradimento.
L'unica nota negativa è (come detto dal Codolo) è che praticamente tutto questo ben di Dio uscirà a partire dal 2015.... I can't wait!! :(


Stan

E3 2014 i giochi che vogliamo Parte 1

Come ogni anno a giugno arriva l'E3, la fiera della lamentela per i nerd che si annusano le scorregge. Perché si sà, se non ti lamenti all'E3 vuol dire che di video giochi non ne capisci proprio niente.
Così quest'anno abbiamo provato a seguire la grande fiera anche noi del Fungo.
Schizzinosi come siamo abbiamo preferito non volare a Los Angeles, ci faceva abbastanza schifo stare in mezzo a tutte quelle magliette sudate di uomini ciccioni e sociopatici. così abbiamo seguito tutto da casa comodi comodi e distanti.
Non vi starò a raccontare tutti i giochi annunciati (per quello c'è il nostro canale youtube), ma partirò con un listone dei pochi (ma buoni giochi) che mi hanno fatto salire a scimmia la voglia di tuffarmi nella NUOVA GENERAZIONE DI VIDEOGIOCHI 
(e la nuova generazione di videogiochi mi ha risposto con un bel: "stai calmino, che tanto qui fino al 2015 non esce una cippa lippa)

ASSASSIN CREED UNITY
Cosa succede se ad un Assassin ci metti la possibilità di giocarci con altri tre amici? 
Esce "the Legend of Zelda Four Swords", ma con tanto sangue. 
Succede anche che se non hai dei server per il multiplayer schifosi come quelli di Nintendo...beh vuoi vedere che vendi triglioni di copie del gioco!



Potrebbe forse essere il primo Assassin Creed che preordino e il primo che riuscirò a giocare dall'inizio alla fine.


Super Ultra Dead Rising 3 Arcade
Remix Hyper Edition EX Plus Alpha



Novanta minuti di applausi per il titolo di questo DLC per Dead Rising 3. La Capcom si prende per il culo da sola e lo fa alla grande e con stile. Profondo inchino.



FAR CRY 4


Non più isole tropicali, ma Tibet. Sulla carta sembrerebbe un'ambientazione completamente diversa...e lo è...in parte. Diciamo che in alta montagna ci sarà la neve e a scendere il clima si farà più tropicale (insomma non manca niente)
Grafica molto bella, barili esplosivi a cui ci si può attaccare mine esplosive, per fare mille scherzi esplosivi, elefanti che non muoiono nemmeno con le bombe, rampini che neanche a Gotham City, la tutina per volare come in super mario 3 e tanta altra bella ciccia.
Ma finalmente tutto il gioco potrà essere giocato in due con un amico del cuore ed ecco mi tocca preordinare anche questo gioco.

Ah, il video si apre con il logo Ubisoft disegnato con della polvere bianca...sembra talco, ma non è...



RISE OF THE TOMB RAIDER

ma quanto bella l'hanno fatta!!


Il trailer si apre con una Lara Croft in terapia da uno psicologo. Il fatto di essere stata rapita, violentata e picchiata deve averla un attimino sconvolta. Ci si chiede come mai Lara non abbia questa grande simpatia per i maschi (e se fossi lo psicologo farei meno l'impertinente e starei attento...sappiamo tutti che fine faceva il maggiordomo). 
Il nuovo capitolo di Tomb Raider sembra essere finalmente concentrato sulla esplorazione di tombe e caverne, così come tutti hanno richiesto a gran voce.

Nessuno ha fatto richiesta di una Lara più tettona fortunatamente, così anche in questo capitolo Miss Croft sfoggia un invidiabile balcone, ma non esagerato. Per la gioia di tutti. Uscita 2015





Metal Gear Solid V: The Phantom Pain
Vi lascio al trailer, cosa vi devo dire? Trasuda miticità ad ogni secondo


ilCodolo