mercoledì 2 luglio 2014

Mortal Kombat


Da bambino ero follemente innamorato di Mortal Kombat.
Ricordo ancora quando, a dieci anni, il mio compagno di classe mi disse che da Gustavo (il bar vicino alle scuole) era arrivato un nuovo videogioco con gli attori veri. Che gli attori erano Bruce Lee, Van Damme, la tipa di Lady Dragon e il tizio che spara fulmini di Grosso guaio a Chinatown.
(la signorina Lady Dragon in realtà si chiama Cynthia Rothrock. Un mito vivente)

 (la Sonya Blade/Lady Dragon del primo Mortal Kombat)

(la Sonya del film che rubò il mio cuore di dodicenne)


All'epoca questi quattro personaggi erano la cosa più bella a cui l'umanità potesse arrivare.
Poi c'era il vero protagonista: il Sangue. Perché un bambino di dieci anni dietro una testa che viene staccata con un pugno ci vede Arte. Io guardavo oltre alla mera violenza alla quale l'occhio adulto si fermava. Una spina dorsale sfilata come un calzino era puro genio.
Poco importava se quando i corpi esplodevano uscivano otto femori e sei clavicole. Per quanto mi riguardava l'anatomia umana era così, se Mortal Kombat aveva deciso questo.
All'improvviso Street Fighter 2 ti sembrava una cosa da bambini (bambini di sette anni ovviamente, io ne avevo dieci).
Passai una intera estate a finanziare la Midway a son di 500 lire. Poi finalmente si avverò un sogno. Sfogliando ConsolMania lessi che Mortal Kombat (il mio adorato Mortal Kombat) sarebbe uscito anche per Master System. Non ci potevo credere. Ma la cosa più incredibile è che fu anche una bella conversione. Considerando i limiti tecnici del mio ormai vecchiotto Master System II si può dire che fecero un ottimo lavoro. C'era davvero tutto: sangue, fatality, musiche, sangue...e ancora sangue. L'unica delusione era non vedere Kano (che all'epoca era il mio personaggio preferito) e il non poter buttare giù gli avversari dal ponte (che, sempre all'epoca, era l'unica fatality che al bar riuscivo a fare). Ma la grafica, per la mia console a 8 bit, era sorprendente.
L'anno seguente fecero un lavoro ancora migliore con la conversione di Mortal Kombat 2. Tanto che mi chiesi come mai la Capcom non facesse uscire una versione per Master System anche del suo famoso Street Fighter 2.

Se, io bambino di allora, avessi voluto dare un voto a Mortal Kombat per Master Systen penso che ci avrei rifilato un bel:
VOTO: 60.000 lire (di mamma e papà)

Al nuovo Mortal Kombat 9 invece oggi rifilo:
VOTO: 27€
Perché il Mortal Kombat duemilaeundici è proprio un bel giocone. Indubbiamente il più bello della serie. I personaggi sono veloci e si muovono bene. Le mosse sono semplici prese una a una ed è subito chiaro che la vera abilità sta nel riuscire a concatenarle una dietro l'altra. I nuovi stage sono straordinari e quelli ripresi dai vecchi capitoli della saga sono magigi.
Ma soprattutto il nuovo Mortal Kombat possiede quella cosa che io chiedevo da una vita ad un picchiaduro: UNA STORIA. Una storia degna di nota perlomeno e quest'ultimo capitolo ne sfoggia una davvero suntuosa e mai vista prima d'ora così. Capace, prima di tutto, di rendere protagonisti tutti i personaggi. Seconda cosa, sono riusciti a dare un senso logico a tutti e tre i primi capitoli originali. Spiegando anche i vari cambi di costume.
Un gioco che se fosse uscito vent'anni fa per il mio Master System l'avrei votato così:
VOTO: 19.000.000.000 di lire
Anche se forse l'avrei visto così


Vi lascio con una chicca. Quando dicevo che la signorina Cynthia Rothrock è un mito vivente avevo le mie ottime ragioni. A voi lo spettacolo



e poi anche questa chicca 



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